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Diario di un'exchange student

"ciò che si perde sarà sempre molto meno di ciò che si avrà guadagnato"

Non aspettavo altro che scrivere questo post, non immaginate che effetto fa sapere il posto in cui si vivrà per un anno.
Ci si immaginano le cose più inimmaginabili.

Ma partiamo dall'inizio, non voglio tralasciare nulla.
Come ben sapete ogni Exchange Student, prima di scoprire la propria destinazione, è costantemente in ansia/felicità/paura/agitazione.
Molti provano a indovinare dove capiteranno, quasi fosse una lotteria.
Altri invece pregano per non capitare in un determinato stato.
Io non riuscivo a immaginarmi niente, ma due cose le avevo ben chiare: 
1. Niente Alaska o Hawaii.
2. O a sud o a nord.

Quello dell'altro ieri mi sembrava un "normale" martedi, ma verso le 19 di sera si è trasformato in un "ommioddiochestasuccedendo" martedì.
Ero a danza, quando mi è arrivata una strana richiesta di amicizia su Facebook. Controllando il profilo di quella signora ho letto: "Lavora presso CIEE local cordinator " e "Vive presso Amarillo, TX".
Sinceramente questa faccenda mi puzzava, quindi sono andata a controllare l'email, ma non c'era nessuna notizia da Youabroad. Così ho iniziato la lezione di danza senza pensarci troppo.

Quando ho ricontrollato il telefono, ero inondata di messaggi dei miei genitori.
"Vai a vedere l'email!", "Hai la famigliaaaa", "Ti piace?". 
Ecco, non potete capire la sensazione precisa che si ha in quell'istante finché non la provate.
Si muore dalla curiosità ma allo stesso tempo si ha paura, tanta paura, ti capitare in un posto che non ci piace.
Basta solo farsi un po' di coraggio e aprire la mail.

TEXAS. 



Texas: lo stato the Cowboy, dei ranch, dell'erba sempre gialla. 
Texas: i rodeo, le salsicce coi fagioli e il sole cocente.
Texas: il secondo stato più grande degli USA dopo l'Alaska, uno stato che tutti, almeno una volta hanno sentito nominare, lo stato della Big Steak House.
Texas: the Lone Star State.

Più precisamente mi troverò in una piccola casetta nella peroferia di Amarillo, a Nord del Texas ( non pensate che io abbia scampato il freddo perché ci arriva anche a nevicare d'inverno!).


Amarillo è il capoluogo della contea di Potter ed è considerata la capitale mondiale dell'elio. Per importanza è l'undicesima città del Texas, con i suoi 190.000 abitanti.

È l'unica città del Texas ad essere situata sul tracciato in cui transitava la storica Route 66 (oggi 409). 



 Cosa c'è ad Amarillo: 
- Big Texan Steak Ranch: è un ristorante con la forma del Texas posto sulla Roure 66, conosciuto per le bistecche da due chili che vengono servite gratuitamente se vengono consumate in un'ora.
- il parco di Palo Duro Canyon: il secondo maggiore Canyon degli Stati Uniti dopo il Grand Canyon.
- Cadillac Ranch: omaggio all'era dell'automobile, dove sono sono esposte dieci Cadillac sovrapposte in forma di piramide egiziana. 


Ma adesso veniamo alla parte migliore: la famiglia.
Ho due genitori entrambi giovanissimi: l'hostdad, Jason, ha 38 anni, fa il poliziotto e gli piace fare i barbecue, attività all'aria aperta e gli sport; invece l'hostmum, Mi, ha 34 anni e ama l'esercizio fisico, cucinare, insegnare basket, shopping e andare a vedere le figlie nelle loro partite/esibizioni. 
Infatti, avrò due sorelle: una del 97 e una del 2004 (proprio come mio fratello!).
La più grande, Lexi, frequenterà l'ultimo anno di High School e ama giocare a basket, uscire con gli amici e divertirsi.
Invece la piccolina, Falon, sarà in 5 elementare e le piace fare sport. 
Hanno anche un gatto, uno Shitzu e due Labrador. 

La casa in cui starò non è enorme, ma molto carina e vicinissima alla scuola: la Bushland High School, una scuola molto piccola ma dove sono sicura che mi troverò benissimo (go Falcons!!). 




Sono già in contatto con Lexi, l'hostsister, che è carinissima, e dice che mi divertirò un sacco e che non vede l'ora che vada là. 
Ieri sera invece ho scritto Mi, l'hostmum, che anche lei mi è sembrata super entusiasta e felice di accogliermi. Ha anche detto che abbiamo moltissimi interessi in comune!!

Sono felicissima di aver trovato una famiglia così giovane e attiva (grazie a Dio mangiano sano e fanno sport!), con una sorella della mia età che sicuramente mi aiuterà moltissimo a integrarmi a scuola. 
Inoltre amo quel posto e i suoi paesaggi: distese e distese di erba gialla, che, non a caso, è uno dei miei colori preferiti.

Poi anche Ludovica sarà in Texas, a poca distanza da dove andrò io. Siamo contentissime, anche perché quasi sicuramente trascorreremo i primi tre giorni a New York insieme.
Coincidenze? Non credo proprio!!

Primo video su YouTube.
Devo ammettere che parlare da sola davanti al mio telefono è alquanto imbarazzante.
Però voglio documentare tutto in modo più completo possibile, voglio che tra qualche anno possa rivedere e rileggere tutto e pensare "quanto sono stata fortunata".
Queste sono esperienze che si fanno una volta sola, ed è bene ricordarle.
Perciò fanculo all'imbarazzo, fanculo alla lentezza di iMovie, fanculo alla mia incapacità di parlare: da adesso sono una Youtuber.

#Vlog1 - Presentazioni:




Sicuramente non è il massimo come primo video, ma migliorerò, lo prometto (ho anche la manager personale, Ludovica: ho tutte le carte in regola per sfondare su YouTube!)

Spero che anche a voi faccia comodo tutto ciò che farò vedere, soprattutto a chi deve ancora partire e come me si da alla ricerca compulsiva di video o blog.
Non preoccupatevi però, sicuramente non smetterò di scrivere post qui, ma anzi, sarà tutto più completo.

Fatemi sapere se vi piace l'idea e commentate se avete qualche domanda da farmi: risponderò sicuramente nel prossimo video!
Arrivederci a tutti, popolo di YouTube.


culo

[cù-lo] s.m.

  • 1 Parte del corpo costituita dalle natiche SINsederederetano; parte terminale dell'intestino retto, ano || a culo di gallina, riferito a bocca piccola circondata da rughe || volg. avere culo, essere fortunato.
  • 2 Fondo di un recipiente, in partic. di bicchiere, bottiglia, fiasco
  • • dim. culetto | accr. culone | pegg. culaccio
  • • sec. XIII
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    È dal tredicesimo secolo che si usa la parola "culo". C'è chi la cambia con "deretano" o "sedere" per essere più educato, io però in questi giorni la sto usando proprio così com'è, niente sinonimi, niente alterati come "culone" o "culetto". 
    In effetti, l'esclamazione "Maremma che deretano!" non torna molto bene. 
    Quello invece sto ripentendo io da un paio di giorni è proprio "Maremma che culo!"

    D'accordo, siamo a gennaio, ancora è presto per parlare. Ma dai, non si può ricevere l'hostfamily così presto e addirittura in California! E' contro legge.
    E' una settimana che mi subisco ragazzi che arrivano nel gruppo Whatsapp dicendo di avere ricevuto la famiglia e mandando le foto. 
    A quanto pare queste famiglie quest'anno si sono date da fare: siamo al 16 gennaio e già 7 ragazzi le hanno, mentre gli anni scorsi ancora non era stata assegnata quasi nessuna. 

    Bene, penso abbiate capito che qui le famiglie arrivano e arrivano, mentre io ancora sono qui a pregare per riceverne una decente. 
    Sicuramente però, quando parlo con gli altri, che se ne escono con "andrò in California!", "la mia famiglia ha la piscina in casa", "mi hanno scelta in una capitale!", "faremo un sacco di viaggi!","ho dei fratelli della mia età", and so on...mi prende paura.
    E se la mia famiglia non fosse così? Se io finissi in uno stato di cui non ho neanche mai sentito il nome? Se i miei hparents non saranno simpatici?

    A vedere i Placements che sono stati dati fin ora, sembra che a tutti sia andata più che bene:


    Quella culona di Nicole si farà un anno sotto il bel sole di San Francisco, poi c'è Sara, finita precisamente nella capitale dell'Indiana, Federica ha ricevuto la famiglia ancora prima di Natale e ci parla ogni giorno, mentre Ludovica (che ancora non è stata aggiunta nell'immagine) diventerà una perfetta cowgirl in Texas. 
    E io? Ci rimarrò delusa se non mi andrà bene come a loro? 
    Sicuramente, qualunque famiglia mi capiterà, ovunque mi capiterà, so che mi piacerà e che mi farà felice. Però spero proprio di non sentirmi una sfigata rispetto a tutti gli altri. 

    Per fortuna intanto ho altre distrazioni, soprattutto grazie alla scuola (alle volte è utile devo dire) visto che siamo alla fine del quadrimestre e visto che stiamo organizzando un ballo. 
    Intanto la mia vita continua, mentre questa pioggia di famiglie colpisce tutti quelli col culo grosso (ops), ce l'avrò anch'io un po' di culo prima o poi o dove sto io c'è solo il sole?

Se scrivo qualcosa che non vi va bene non mi uccidete, vero?
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Penso che sull'accaduto non ci sia nient'altro da dire, parlare ormai è inutile.
Dico solo un'ultima cosa: in Francia, come qui d'altronde e in quasi tutto il resto del mondo, non c'è la libertà di pensiero? Qui stiamo regredendo, mi pare.



Aprendo una nuova parentesi...
"Com'è stato il rientro a scuola? Che avete fatto?"
È ovvio che a chiunque vi abbia fatto queste domande abbiate risposto NIENTE, scazzati.
Si fa tutti i giorni, pur di non raccontare le solite quattro storielle: da quanto faceva freddo mi sono trovato Olaf di Frozen in classe, la bidella a forza di mangiare è diventata grossa più larga di una sedia, Babbo Natale non ha portato nemmeno la carta igienica e via dicendo.
Insomma, tutto tranne quello che effettivamente avete fatto.

Oggi il mio "niente" non l'ho ancora detto, sono ancora a scuola a guardare gli altri mangiare prima di iniziare il First. Mi sento bene in realtà, ma vedere il cibo mi fa venire la nausea. È come se la il mio stomaco stesse combattendo una guerra civile, più o meno.
Insomma sono qui, nella mia scuola ormai vuota e spoglia, ad occupare l'unico tavolo del bar, mentre la bidella già pulisce e ci guarda come se ce ne dovessimo andare.
"Alzate i piedi"
Ecco che ho fatto oggi a scuola: ho alzato i piedi per lasciar pulire la bidella.

Non ho voglia di stare qui. Ma in fin dei conti chi avrebbe voglia?
E pensare che dei ragazzi sono appena partiti per gli Stati Uniti e stanno già conoscendo le loro nuove famiglie. Non manca tanto al mio momento, ma solo al pensiero che io sono qua a pensare a cosa ho fatto oggi a scuola, mentre  loro sono già là vorrei accelerare il tempo.

Tra poco arriveranno  il professore e le sue battute, si ripasseranno i "reported speeches" immagino, è quello il prossimo argomento del libro, ho controllato.
Si correggeranno i compiti che ci aveva dato per le vacanze e si faranno altri esercizi insieme: è questo che si fa a scuola.

Questo è un post a caso, fatto giusto per scrivere qualcosa, perché ne avevo voglia. Alla fine questo blog è come un diario, e cosa si fa nei diari? Si scrive tutto quello che ci passa per la testa.
Bene, oggi ecco a cosa pensavo (dai così, ho trovato un'altra cosa che ho fatto a scuola!).
Credo inizierò a fare diversi post a caso come questo, tanto per molto non avrò nient'altro da dire sull' exchange.
Inizierò presto a fare i video, così che tutto ciò che sto facendo sia più completo.
Nel frattempo ho preparato il canale YouTube, appena posterò qualcosa ve lo farò sapere:


La lezione inizia, è arrivato il professor Robert: bye bye!


Le vacanze di Natale iniziarono e Ginevra si diede alla nullafacenza più completa, tanto che nemmeno si degnò di aggiornare per farvi gli auguri.
Ma alla fine è per questo che si chiamano vacanze.
Quando si è in vacanza si rimanda sempre a domani ciò che si può fare oggi.
Quando si è in vacanza si passa dal letto al divano come una palline del pinball.
Quando si è in vacanza si è in vacanza: ma quanto è bello essere in vacanza?
Comunque sia mi sono degnata finalmente di alzarmi dal divano e sedermi davanti al computer per raccontarvi qualcosina. L'anno nuovo mi ha portato buoni propositi.
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Il mio Natale quest'anno è stato un po' diverso dal solito. Niente cenoni coi parenti, niente autista del pulmino vestito da Babbo Natale per portarci i regali, niente abbuffate di cibo a portarmi 10 chili in più.
Il 24 sera siamo andati a cena da amici. Ma il 24 io non mangio mai: non mi piace il pesce.
Così sono arrivata a casa di questi con la mia bella Pizza Ristorante ai funghi da mettere in forno e via.
Siamo tornati a casa presto, perché mia mamma si sentiva male.
Una volta a casa, magicamente, sotto l'albero erano apparsi i regali di babbo Natale .
Sono andata a letto con una premessa da parte di mio fratello: "Oh domani non vi svegliate alle 9 eh! Magari anche alle 6 che c'ho da aprire i regali!".
Alla faccia sua, il 25 mattina ho dormito fino alle 9. Mi ci voleva proprio, visto che di solito mi sveglio molto presto.
Appena sono scesa giù di sotto, mio fratello ha iniziato a correre e chiamare tutti: "I regali! I regali! Ora si aprono eh!". Sinceramente non capisco dove trovi tutta quest'energia di prima mattina.
Comunque sia alla fine ci siamo raccolti intorno all'albero e abbiamo iniziato a scartare i nostri pacchi.
Alle 13 avevamo prenotato in un ristorante nel mio paese per il pranzo insieme ai nonni, peccato però che mamma era malata e non è potuta venire con noi.
Ovviamente ciò che c'era nel Menù di Natale non mi piaceva, e mi è toccato ordinare altro.
Era tutto buonissimo, soprattutto il dolce.


Questo insolito ultimo Natale italiano non è stato uno di quelli tradizionali, con i grandi pranzi, i caminetti accesi e le famiglie raccolte attorno a grandi tavolate. E' (ancora non ho imparato a fare la 'e' maiuscola con l'accento. Ce la farò mai?) stato qualcosa di diverso, di più veloce. Ma non posso lamentarmi, chissà quanti altri Natali italiani avrò da trascorrere!
Intanto però avrò l'occasione di provare a viverlo anche come un'Americana; e non vedo l'ora!

In quanto ai regali ne ho ricevuti tanti, ne sono felice, perché avevo chiesto solo un paio di scarpe in realtà. Adesso non sto a scriverli, tanto a voi cosa importa? 
Però c'è una ragazza, che secondo me ha ricevuto il regalo più bello: la hostfamily
Eh già, hanno iniziato a dare i primi Placements!


Mi fa troppo strano vedere questa cartina degli Stati Uniti e pensare che prima o poi (sperando più prima che poi) ci sarò anch'io. Magari il mio nome sarà in alto (non troppo in alto a sinistra, grazie), o forse in basso. Alla fine quello che conta non è il posto in cui sarò segnata su questa cartina, ma la famiglia. Tutto quello che spero è avere una bella famiglia.
Adesso la mia Application è arrivata alla CIEE (il partner americano di Youabroad), che l'ha controllata e che quindi ha anche iniziato a girare tra le famiglie.
Chissà, forse il prossimo nome là sopra sarà il mio.

Chiudiamo questa parentesi, e apriamone un'altra: Roma.
Domenica 28 e Lunedì 29 sono andata a Roma con la mia famiglia e con degli amici. 
Non era molto che non ci tornavo, visto che l'ultima volta ci ero stata a novembre per i provini per Tu sì que vales o a Settembre per il colloquio con Youabroad.
Ma Roma è Roma: colpisce sempre.
Domenica l'ho dedicata tutta allo shopping.
Margherita, una delle mie migliori amiche, era lì in quei giorni con sua mamma, quindi è venuta con me. Inoltre avevo chiamato anche Flavia, una ragazza che abita lì vicino e che ho conosciuto quando sono andata in Inghilterra con l'EF.
Via del Corso, tre ragazze e tanti negozi. Non vi dico nient'altro!
Ma non pensate male, non ho comprato molto, anzi pochissimo: solo il vestito per Capodanno, una collana, una pelliccia, l'aggeggino per fare i selfie e degli occhiali da sole.



Lunedì invece sono stata tutto il giorno coi miei genitori. 
La mattina siamo stati in Vaticano, giusto per vedere piazza San Pietro, perché entrare nella chiesa era impossibile, a meno che non avessimo voluto perdere mezza mattina in fila.


Il pomeriggio invece siamo stati a Cinecittà e abbiamo fatto un giro sui set cinematografici. E' stato davvero ganzo (fico), anche se la guida continuava a elencare film che erano stati girati in quei posti e non ne conoscevo nemmeno mezzo ahaha.




Ma vogliamo parlare del freddo che c'è stato in questi giorni? E' addirittura nevicato, anzi diciamo "nevicato", a casa mia! 
A parte che, con tutti i giorni in cui poteva nevicare, è successo proprio ieri, l'ultimo dell'anno, quando io avevo da uscire e quindi non volevo assolutamente che nevicasse. Ma comunque appena ho visto quei bei soffici fiocchi bianchi (è un po' uno scioglilingua ahaha) mi sono esaltata troppo: ma allora l'inverno esiste anche da me!
Alla fine non ha attaccato: per fortuna, sennò il capodanno mi toccava farlo chiusa in casa!

"5...4...3...2...1...BUON 2015!!" 
Quest'anno a dire il vero è mancato anche questo. Anche il capodanno è stato un po' diverso: l'ho passato appiccicata alla porta di una discoteca in cui non ci volevano far entrare perché "c'era gente che ancora mangiava"
Quindi non vi potete immaginare l'incazzatura della gente che era lì fuori con me, che spingeva e gridava. 
Ma alla fine le 3 ore che ci siamo fatti lì fuori ad aspettare ne sono valse la pena: ci siamo divertiti un sacco, e questo 2015 è iniziato alla grande!
Come avrebbe potuto iniziare se non così? Il 2015 è il mio anno, l'anno degli Stati Uniti. Penso sarà l'anno più bello della mia vita, o poco ci manca.



Il 2014 è stato l'anno di Happy, l'anno dei Selfie, del twerk, di Flappy Bird e le bestemmie che volavano quando ci si giocava, dell'Ice bucket challenge e chi più ne ha più ne metta. 
Adesso si apre un nuovo capitolo, teniamoci tutti pronti a scrivere un nuovo libro. 
Chi lo sa, forse questo sarà il mio Best Seller.




Avevo detto di aver terminato l'application, ricordate? Ecco, mi sbagliavo. 
Qualche giorno dopo averla inviata a Youabroad, mi hanno risposto: 




Quindi, come non detto, dovevo aggiustare qualche cosina:
- Prima di tutto le foto su Flickr. Le ho subito tolte, era una cosa veloce, anche se sinceramente non capivo cosa ci fosse di male. Gli americani al mare ci vanno vestiti? Bah, sono esagerati! 
- Poi l'interview. Non avevo capito di dover fare anche questa, quindi appena l'ho saputo mi è salita l'ansia. Avrei dovuto parlare italiano o inglese? Che mi avrebbero chiesto?. 
Il giorno dopo l'email mi hanno chiamato: "Hai letto le domande sull'application cartacea? Bene, adesso ti farò quelle, quindi non preoccuparti".
Ah perfetto, ho pensato, adesso questa inizia a parlarmi in inglese!
E invece mi è andata bene, mi ha fatto pari pari le stesse domande dell'application cartacea in italiano. 
- Il vaccino. Solo a nominarlo mi spaventa. Ancora non so quando dovrò farlo, ma pregate che io non svenga. 

Se volete andare a vedere alcune foto che ho messo su Flickr, basta che cercate il mio profilo: ginevraiorio.

Adesso ho finito tutto veramente. 
No forse è meglio se non lo dico, ci sta che tra qualche giorno scappi fuori altro: sembra che le cose da fare qui non finiscano più!

Comunque sia, se siete persone acculturate e guardate in telegiornale (non esattamente come me), avrete visto che in questi giorni dalle mie parti c'è stato il terremoto.
Venerdì mattina arrivo a scuola e la mia compagna di banco mi fa: "Stanotte non sono riuscita a dormire, ci sono state un sacco di scosse di terremoto".
Terremoto? Ma quale terremoto? Bah, pensavo, magari c'era qualcuno nella casa accanto che faceva qualcosa di sconcio da far tremare tutto.
Le prime due ore sono filate lisce. 
Poi verso le 10.40 la mia amica mi fa: "Le altre scuole hanno evacuato! Ci sono state una scossa parecchio forte e una fuga di gas all'istituto tecnico! Me l'hanno appena scritto!
A me, sinceramente, sembravano tutti abbastanza matti. Ma dove cavolo lo sentivano sto terremoto?
E poi la sirena.
"Che succede ragazzi? Ci sono le esercitazioni?" La prof. 
Noi tutti a guardarci impauriti. 
Poi scappa la mia amica "PROOOOF, IL TERREMOTOOO!"
Nel sentirlo nominare la prof, bianca in viso, ha iniziato a raccogliere tutta la sua roba più in fretta possibile.
A me sembravano tutti ancora più matti. 
Con calma ho preso il cellulare, il borsello, il giacchetto e ho seguito gli altri.
Altro che fila ordinata come vogliono che sia alle esercitazioni! C'era la gente che correva e che andava dove gli pareva.
Ma dove cavolo lo sentivano il terremoto? Pensavo mi stessero prendendo tutti per il culo sinceramente.
Dopo esserci raccolti fuori abbiamo aspettato tipo un'ora e mezza. Abbiamo cantato, scherzato, la prof ci ha consegnato i compiti di matematica (8 e mezzo!!!) ma del terremoto io avevo sentito solo la parola.
Allora ho chiamato un amico di un'altra scuola. "Ma stai scherzando? Come non hai sentito? Io ho visto tutte le finestre tremare e nel muro si sono aperte un sacco di crepe!" mi ha detto.
Alle 12 ci hanno mandati a casa, senza poter mettere piede a scuola, e quindi senza cartelle.
In un giorno ci sono state circa 300 scosse, tra cui alcune anche sopra i 4 di magnitudo. Nemmeno una l'ho sentita! 
Ahaha ora non prendetemi per rincoglionita.

Insomma ho provato anche a fare la terremotata. Anche se a quanto pare non mi è riuscito tanto bene.

Questa settimana a scuola è stata davvero fantastica: 10- a fisica, 9 all'interrogazione di italiano e al compito di inglese, 8 alla versione di latino e sono arrivata 11esima alle olimpiadi della matematica. Mi sento un po' secchiona. 




Troppa soddisfazione ahaha 

Finalmente però siamo quasi in vacanza (solo altri due giorni di tortura!!). 
E finalmente è quasi Natale.
Io ho chiesto le Dr. Martens, voi cos'avete chiesto a Babbo Natale?
Lo pubblico ora ma l'ho scritto appena uscita da scuola.
Il motivo? Non lo so ahaha!

Eccomi qui dopo neanche una settimana; posso sentirmi fiera adesso!
Sono nel pullman e non riesco nemmeno a dormire perché mi scappa la pipì ahaha non ho mai voluto così tanta voglia di arrivare presto a casa.
Stamattina è stata una bella giornata: il compito di latino era facilissimo - l'ho fatto in una sola ora - e ho preso 8 a filosofia, quindi mi sento ispirata a scrivere. 

Era troppo bella per non metterla ahaha 

Insomma, giovedì, verso l'ora di pranzo, mi scrive babbo dicendomi di controllare le mail.
Così ho fatto, e ho trovato i risultati dell'ELTIS Test


Non so come cavolo siano contati i punteggi di questi test, ma secondo me sono studiati per far prendere dei grossi colpi. 
Appena ho visto ho pensato: cavolo ma ho fatto 27 errori? Sono proprio stupida allora! 
Poi uno ci pensa e, calcolando che sono 50 domande nel test, capisce che c'è qualcosa di strano
Infatti (MENOMALE, mi stavo sentendo troppo stupida) babbo ha trovato una tabella che converte il risultato in punti da 1 a 50 e ho capito di averne fatti 47.
Non credo sia male, anche se sicuramente potevo fare di meglio; comunque sono contenta, magari se non facevo nemmeno un errore la famiglia diceva: "questa già lo sa l'inglese, che viene a fare?" E mi scartava. 
Preferisco tenermi i miei tre errori ahaha.

Comunque, nel caso vi servisse, la mia salvezza ehm scusate, tabella è questa:


L'application l'ho finita del tutto e riconsegnata a Youabroad, perciò adesso non mi resta che entrare nella lunga attesa per la famiglia. 

 "Per me si va ne la città dolente,
per me si va ne l’etterno dolore,
per me si va tra la perduta gente.
       Giustizia mosse il mio alto fattore:
fecemi la divina podestate,
la somma sapienza e ’l primo amore.
       Dinanzi a me non fuor cose create
se non etterne, e io etterno duro.
Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate".

La vedo dura, ma spero davvero mi arrivi presto, tipo febbraio/marzo, almeno avrò tempo per conoscerla e per organizzarmi meglio. 
Inoltre, non avendo più niente da fare (riguardo all'America, per il resto ho anche troppo), mi rimane da pensare solo a quella

Passando alle cose meno importanti, devo assolutamente raccontarvi di sabato scorso!
Come vi avevo detto, sono andata alla prima tappa del tour di Cecco e Cipo
Quando il concerto è iniziato, noi, essendo preciso davanti a loro, imbarazzate per non conoscere nessuna canzone oltre a Vacca Boia, facevamo finta di cantare, sennò sai che figura
Fatto sta che le canzoni sono orecchiabilissime, e ci sono entrate subito in testa. E inoltre non vi immaginate quanto facciano ridere Cecco e Cipo.


Durante Vaccaboia, proprio nel bel mezzo dell'introduzione, si sente tra il pubblico "SIETE DEI FIGHIIIII". 
Quelli, imbarazzati, si sono guardati e si sono messi a ridere, perdendo il punto della canzone ahaha. 
E chi sarà mai stato a urlarlo? Le mie amiche, ovvio! Vi giuro ci sono morta!
Guardate, qui c'è il video, dovete andare a 0:30 s.


Poi il concerto è finito, e Cecco e Cipo sono venuti a fare le foto, che io ovviamente ho fatto due volte, e gli ho pure chiesto l'autografo da quanto mi erano piaciuti. 



Davvero, vi consiglio di andare a vedere una tappa del loro tour, anche se conoscete solo Vacca Boia come me o se non li avete mai sentiti. Questi ragazzi meritano di essere conosciuti.

Tornati a casa, ho pubblicato su Instagram una foto con loro e li ho taggati. 
La mattina dopo vedo questo:


E inizio a non capirci più niente. 
MI SEGUONO SU INSTAGRAM. 
Non ci credevo lì per lì ahah sono andata a ricontrollarlo almeno due o tre volte per capacitarmene.

Visto che questa settimana non ho fatto altro che studiare - tutti i prof ci fanno hanno stabilito le verifiche tra questa e la prossima settimana perché poi un mio compagno va in Cile (sì, l'abbiamo maledetto più volte, lo facciamo ogni giorno) - e ballare, non ho nient'altro da raccontarvi (credo, anche perché sicuramente ho lasciato qualcosa ahaha).
Perciò penso proprio di aver finito il mio dovere per ora, posso ritornare a pensare alla mia pipì: manca solo un quarto d'ora, POSSO FARCELA.

Vi lascio con questa, giusto per restare a tema: