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Diario di un'exchange student

"ciò che si perde sarà sempre molto meno di ciò che si avrà guadagnato"

Sì, lo so, ho lasciato il blog al suo triste destino ancora prima di tornare in Italia.
Lo so, mi ero promessa di non farlo, e l'ho fatto.

Adesso però che ho la possibilità di tornare là, tra l'altro non da sola, ma con i futuri exchange students, sto cercando in tutti i modi di riuscirci. Come? Ho bisogno del vostro aiuto.
YouAbroad ha da poco lanciato questo contest per il quale, chi ha più visualizzazioni, vince un viaggio a New York insieme agli exchange students 2017/2018. 
Perciò, se mi aiutate condividendo e guardando più volte il mio video, mi fate un ENORME piacere ♥︎

Insomma, clicca qui  e mi renderai supermegaiper felice. E forse, chissà, magari ci incontreremo proprio là a NY. 









In bilico.
Siamo tutti in piedi su uno stesso filo, in bilico.
Da una parte i nostri sogni, dall'altra la realtà.
Da una parte la scuola, dall'altra il divertimento.
Da una parte la famiglia, dall'altra gli amici.
Da una parte l'America, dall'altra l'Italia.
Siamo immobili, impauriti di cascare, in bilico sul filo.
Da una parte stiamo fermi, dall'altra vorremmo muoverci.
Pensiamo e ripensiamo senza mai ottenere una risposta.
Qual'è il nostro destino? Da quale parte del filo vogliamo cascare?

Tra 25 giorni, l'8 giugno, il giorno del mio diciottesimo compleanno, lascerò la casa in cui ho vissuto per gli ultimi 9 mesi. Come mi sento? In bilico.
Sono pronta alla mia vecchia vita, ai vecchi posti che guarderò con occhi nuovi, ai vecchi amici che chissà come sono cambiati, alla vecchia libertà di uscire di casa e fare una passeggiata.
Allo stesso tempo è molto più difficile lasciare un posto in cui sai non tornerai mai più che il posto in cui abiti.
Ogni singolo momento vissuto sarà solo un ricordo lontano, che andrà a sfumarsi col tempo.
Ricordi di un anno diverso. Ricordi di un anno che non tornerà più.

Certe sere che penso e ripenso: e adesso cosa voglio fare? Sono in bilico tra i miei pensieri e la realtà. Non posso lasciarmi alle spalle tutto quello che ho costruito qui. Non posso solo aspettare e dimenticare.
Sono sospesa tra due mondi, in bilico sul mio filo. Cascherò presto, lo so, ma a quel punto mi sarà più facile capire se sono caduta dalla parte sbagliata.
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So che ogni volta prometto di aggiornare il blog e poi non lo faccio, lo so.
Il problema è che non riesco ad avere questo e un canale YouTube, è davvero troppo.
Non sto dicendo che chiuderò il blog, perché so che c'è ancora chi legge e so che è di aiuto a molti futuri exchange students.
Però non vi prometto più di scrivere costantemente, è davvero troppo.
Ho solo tre settimane qui, e voglio riuscire a vivermele.
Farò presto un video su YouTube in cui parlerò di tutto quello che sta succedendo, quello che mi tiene occupata in questi ultimi giorni.
A presto,

Ginevra








Sono sempre viva? Vi chiederete. Beh', sto scrivendo questo post, credo di essere viva.
Nell'ultimo periodo sono successe un sacco di cose.
Ho scritto un post sul giacchetto, e ovviamente mi sono ammalata subito dopo. Ho iniziato un nuovo quadrimestre, il mio ultimo qui. Ho iniziato un nuovo sport, che mi portera' via un sacco di tempo. Sto avendo un sacco di idee per nuovi video da pubblicare e il mio canale YouTube sta crescendo sempre di piu' grazie a voi; ma anche quello mi costa molto tempo.
E va a finire che non ho piu' tempo per scrivere nulla.

Come mi sento adesso? Ad un bivio.
Da una parte c'e' la voglia, la contentezza di tornare a casa, nel mio mondo. La voglia di passare qui i mesi migliori, quelli del Prom, della Graduation, del viaggio che io e i miei genitori faremo sulla Route 66.
Dall'altra c'e' la paura di lasciare cio' che ho creato qui, che sicuramente mi manchera', e di tornare alla quotidianita' che mi ha accompagnata per gli ultimi 17 anni.

Questi saranno i mesi migliori, ma anche quelli che passeranno piu' in fretta. D'altronde si sa che le cose belle sembrano sempre durare di meno.
Sono i miei ultimi mesi da minorenne.
I miei ultimi mesi di High School americana.
I miei ultimi mesi di svago prima di tornare nella tristezza della scuola italiana.

No, ancora non sono pronta a tornare, il mio percorso qua non e' ancora finito e ci mettera' un po' ancora a finire.

Nell'ultimo periodo c'e' stato San Valentino, ho visitato il Canyon qua vicino, c'e' stato un ballo a scuola, ho appena trovato il vestito per il Prom, e la squadra di basket di Lexi sta vincendo partita dopo partita.
Non volevo parlarne ancora pero' pecrche' sto per pubblicare un video in cui vi mostro tutti gli spezzoni che ho registrato e che non vi ho ancora mostrato.
Siate sicuri di controllare i miei ultimi video, lo pubblichero' presto!!
Mentre se ancora non vi siete iscritti al mio canale vi consiglio di farlo.

Un saluto,
Ginevra :)



E' pieno inverno anche qui in Texas. La brina bianca copre i secchi rami degli alberi ad uno ad uno, ogni singolo filo d'erba, lascia spesse placche ghiacciate sull'asfalto. Ed ogni volta che guardo fuori dalla finestra tutto e' bianco. Tutto e' magico.
Ogni mattina, intorpidita dal gelo, cerco di indossare sempre piu' strati di vestiti; esco di casa, e a malapena mi se vede la faccia.
La mia sorella ospitante, al contrario, indossa i suoi leggings, la sua maglietta, ed e' apposto.

Fuori la neve, attaccata al suolo da una settimana come se non se ne volesse piu' andar via. Ogni giorno se ne scioglie una parte, che di notte diventa ghiacciata.
La mattina cammino nelle mie Dr.Martens sempre attenta a non scivolare. E mi prende il gelo anche solo a vedere chi entra a scuola coi sandali, chi coi calzini (perche' secondo loro ci stanno bene), chi (i piu' disgraziati) senza nemmeno quelli.

Quando chiedo perche' escono fuori in pantaloncini con la temperatura intorno allo zero, mi rispondono che sono comodi, che tanto devono stare fuori per solo qualche secondo. E quando poi salgono in macchina, via col riscaldamento che li fa sudare.
Loro pero' si ammalano spesso, io invece da quando sono qui non ho avuto nient'altro che un leggero mal di testa. Chissa' perche'.

La loro teoria del giacchetto e' semplice: non ce n'e' bisogno, intralcia e basta.
Alla fine hanno ragione, perche' passano da case calde, a macchine bollenti, a scuole mai fredde. Il problema e' il passaggio da l'una all'altra.
Corrono dalla macchina ai negozi, alla scuola, ai ristoranti, sopra un asfalto secco e gelido, chi in pantaloncini, chi a maniche corte, chi in infradito, per arrivare piu' in fretta all'interno.
Ed io li seguo sconcertata a passo lento, col mio Whoolrich e le mie sciarpe giganti, che perlomeno mi tengono al caldo.

Voi tenetevi le vostre teorie, io mi tengo il mio giacchetto.


Ok, ci sto provando, ma avere sia un blog che un canale YouTube insieme è davvero complicato. Non per il tempo, di quello ne ho anche troppo, ma perché non so mai se fare un video/scrivere un post, e alla fine nell'indecisione non faccio più nulla.
Chiusa questa parentesi, ho finalmente di scrivere un po'.

Oggi è l'ultimo giorno dell'anno, un giorno fantasma, in cui tutti vivono guardando al domani, così che in realtà l'ultimo giorno dell'anno era quello di ieri.
Il 2015 è stato uno dei migliori anni per me, ma non vedo l'ora che finisca.
Non vedo l'ora di iniziare la scuola (cosa che non avevo mai pensato di poter dire), di essere talmente impegnata da voler avere da fare di meno, di andare a letto stanca morta, con il pensiero rivolto già all'indomani.
La vita qui in America gira davvero intorno alla scuola. Tolta quella, i ragazzi qui non hanno più niente da fare, e passano giornate intere a letto, a mangiare, o a guardare tv.
Mentre per un ragazzo che come me è stato cinque mesi lontano dalla propria casa e dalla propria famiglia, questi sono i momenti migliori per avere nostalgia, per chiedersi "ma io cosa ci faccio qui?".

Io non voglio stare in casa, sul letto, a pensare a cosa avrei fatto se fossi stata in Italia, voglio viaggiare, voglio scoprire, voglio fare.
In quest'anno posso dire di aver letteralmente girato mezzo mondo. Sono stata in Svezia, poi subito dopo in Polonia, Francia, ho visto le montagne, in bianco e in verde, il mare azzurro in una giornata di sole e nero sotto al temporale, in America ho scoperto posti completamente nuovi, dalle pianure gialle e infinite, i laghi, i canyon del Texas, agli alberi gialli e arancio del Missouri in autunno, alle campagne e ai paesini di carta dell'Oklahoma.
Ne ho viste di cose quest'anno, e aspetto con ansia di vederne tante, ma tante altre in questo nuovo anno.

Per tutti gli exchange student che ancora devono partire: vivetevi a pieno questa prima metà del 2016, non siate con la testa già in America, createvi momenti da ricordare, ricordi da portarvi con voi.
Auguro anche a voi che questo sia l'anno più bello della vostra vita, un anno che vi aiuterà a crescere come il mio ha appena fatto con me.

Ma ancora il MIO anno non è finito. Il 2016 è alle porte e sono più che certa che sarà un altro anno da ricordare.
La graduation, il prom, le corse di track, le amicizie, la California, il ritorno a casa, il cibo italiano dopo un anno di astinenza, la mia famiglia, la mia casa. Di aspettative ne ho molte, e sono anche sicura che si avvereranno.

Adesso vi lascio che ho da andare a scuola a guardare Lexi giocare a basket. Ho un video pronto per voi, una specie di Rewind di questa prima parte in America. Appena torno a casa lo carico.
Un bacio a tutti, e ancora buon 2016!
La scuola a Bushland è divisa in semestri, che a loro volta sono costituiti tre "Six Weeks". Le ultime sei settimane comprendono però una settimana in cui si va a scuola per sostenere i cosiddetti Final Tests. Questa è la settimana dei test per me, il che significa che dopo mi iniziano le vacanze di Natale.


Alcune lezioni son normali, mentre durante altre (quelle in giallo) si hanno i test. 
Ieri, lunedì, era un giorno libero per ripassare, quindi in ogni classe abbiamo fatto praticamente tutto quello che ci pareva. 

Comunque sia, ognuno ha la possibilità di evitare di fare tre test a sua scelta, basta che in quella classe abbia meno di tre assenze e la media più alta dell'85. 
All'inizio pensavo che sia una cosa stupida evitare di fare dei test. Ma in fondo, se mi danno la possibilità, perché no?!
Così ho preso le cosiddette "exemptions" in Government, Physics e Dollars&Sense, evitando di rischiare di abbassare i voti che ho.
Quindi se non ho da fare un test, posso andare a casa. Per esempio oggi (che sarebbe la prima delle tre colonne), avevo il test di storia alla 2° ora mentre all'8° non avevo niente, quindi alle 10.30 ero già a casa. Domani invece posso andarmene dopo la 3° ora.



Ma come sono questi test? Molti sono una cavolata. Ti spaventano fino alla morte dicendo di mettere tutto il programma, poi ti danno un foglio con domande a crocette a cui rispondere per ripassare, e ti dicono che un tot di quelle domande nel ripasso saranno nel test. Così facendo, oggi ho finito il test di storia in tipo 5 minuti. 

Questa sarà quindi la mia settimana. Devo dire che prima di adesso non c'era mai stata una volta in cui non ero in ansia per degli esami. Questa è la prima.

Questo è uno i quei post veloci in cui mi scuso per non aver scritto molto nell'ultimo periodo e vi aggiorno. Il fatto è che avere sia un Blog che un canale YouTube è davvero complicato.
Ma ce la sto facendo: sì, posso farcela.
Nell'ultimo periodo ho avuto un sacco di compiti/cose da studiare e allenamenti. Questa è l'ultima settimana di scuola prima delle vacanze di Natale, ovvero la settimana dei "Semester Tests". Ma non starò a parlarvene qui perché, come ho già detto, questo è un post molto breve in cui mi scuso e vi aggiorno (meglio non cambiare la natura del post).
Per quanto riguarda gli allenamenti invece, sto iniziando ad andare a correre dopo la scuola con due amiche cercando di fare tutto ciò che Coach Ufford ci consiglia di fare, ma è sempre troppo complicato e quindi finiamo per fare quello che ci pare. D'altronde siamo le uniche ad allenarci e track inizia a fine febbraio: ancora abbiamo tempo!

Ecco quindi ciò di cui aspettarvi (con tanto di date di pubblicazione, sto diventando una vera Youtuber):
1. Domani pomeriggio (qui da me) nuovo post, sulla settimana dei test a scuola.
2. Sabato sera (che poi da voi è mattina) nuovo video, non voglio rovinarvi la sorpresa perché sarà un video un po' speciale. Non vedo l'ora di finire di montarlo!
3. Settimana prossima invece, scriverò un post sulla "preparazione al Natale" e posterò una piccola "Selfie Challenge" che ho girato con Lexi e Falon.

Questi sono i miei programmi per adesso. Se tutto gira per il verso giusto dovrei farcela.
Adesso la smetto di scrivere, sennò questo post molto breve e vi aggiorno diventa un post molto lungo dove parlo e parlo, e vi lascio al video.