49 • Chiesa, foto per l'annuario e cross-country
Prima di tutto mi voglio scusare e dirvi che non ce la farò a fare un video per almeno un paio di settimane: ho bisogno di assestarmi un po' e capire quando ho tempo per farlo.
Poi ho un milione di altre cose da raccontare sulla mia vita qui, quindi preparatevi ad un lunghissimo post!
Ogni giorno è un'avventura, una scoperta di cose nuove e mai viste; ogni giorno è una sorpresa.
Mi sveglio la mattina con il sorriso (eccetto quando ho l'allenamento e mi tocca rotolare giù dal letto alle 6), a volte da sola, a volte perché la mia pazza hostmum mette il CD dei The Kolors che le ho portato a tutto volume per farci svegliare.
Oggi non ho proprio la forza di alzarmi: non muovo le gambe da quanto le ho sforzate ieri (poi vi dirò il perché).
Ma, andando in ordine cronologico, non posso non raccontarvi della prima messa. Vi anticipo solo che io, che in Italia ci vado giusto per Natale se mi capita, credo proprio che qui ci andrò ogni settimana.
La chiesa qui è completamente diversa, sia dentro che fuori.
Fuori sembra un edificio qualunque, che se non avesse una grossa croce nella parete difronte farei fatica a distinguere.
Dentro è come un teatro: ci sono poltroncine identiche e un palco enorme, grossi schermi e telecamere che vi proiettano ingrandite le persone che stanno sul palco.
Dico persone perché non saprei come chiamarle, non esistono i preti qua.
Ci sono questi ragazzi con i loro strumenti (chi la chitarra elettrica, chi la batteria, chi il basso) e i microfoni che sembrano una vera e propria band e che cantano canzoni dove non può mancare la parola "Jesus", ma che non sembrano assolutamente canzoni da chiesa.
Non posso mettervi il video qua, ma sono sicura che ve lo farò vedere presto su YouTube. Intanto vi lascio la faccia di mio babbo quando gliel'ho mandato:
Dopo la prima mezz'ora di canzoni, gente con le mani al cielo e che sorride, arriva un altro signore che parla per il resto del tempo.
Non saprei dire cosa ha detto perché parlava velocissimo e l'unico discorso che ho capito non c'entrava nulla con la chiesa e faceva pure ridere.
Finita la messa ci sono stati tre battesimi. Anche questi sono assolutamente diversi dai nostri e durano nemmeno 1 minuto.
La cosa ganza è che i bambini vengono completamente immersi nell'acqua e quando ritornano su tutti applaudono felici.
Domenica dopo la messa ho incontrato il fratello dell'hostmum e sua moglie e siamo andati a mangiare in un posto messicano, dove per la prima volta sono riuscita a fare una foto non mossa ad un cowboy:
È vero che non tutti qui si vestono a questo modo (e sui vestiti qui c'è tanto da parlare, farò sicuramente un altro post), ma è anche vero che c'è tantissima gente che indossa stivali e cappello al giro. Gente che urla "Howdy Ginevra" per salutarmi e gente che ha sempre in bocca il tipico YALL (you all) Texano.
A dirvela tutta, amo i texani e amo il Texas.
Lunedì mattina invece siamo andati a scuola per scegliere le materie. E, indovinate un po', tutto ho fatto tranne che scegliere le materie.
La mia local cordinator lavora nella scuola perciò mi avrebbe dovuto aiutare lei.
La prima cosa che mi ha detto però è stata che siccome la mia scuola italiana non mi darà crediti per questo anno all'estero potrò essere SENIOR! Inoltre ha guardato i miei voti degli anni passati e, vedendomi vogliosa di scegliere materie avanzate, ha detto che se mi va di studiare posso fare dei corsi extra e diplomarmi.
Ovviamente non potevo non accettare ed è andata a finire che mi ha scelto lei tutte le materie. Perciò non ho idea di cosa studierò per i prossimi 10 mesi.
Intanto sono super contenta di poter terminare la mia esperienza al meglio, con un diploma tra le mani e un cappello con scritto "class of '16" in testa.
Sempre lunedì mattina ho dovuto scegliere uno sport/autocondannarmi alla morte. Essendo sicura di non riuscire a compicciare niente nel basket e nella pallavolo ho scelto cross-country, che era quello che mi sembrava più facile ed abbordabile.
Ma stamani, dopo il primo giorno di allenamento, ritiro tutto.
Svegliarsi alle 6 per andare a correre la mattina ci sta, ci sta anche correre per 2 miglia (3 km e mezzo) per allenamento. Ma NON CI STA ASSOLUTAMENTE ritrovarsi alle 16 per un altro allenamento. Se posso chiamarlo allenamento, perché ho camminato quasi tutto il tempo essendo stanca morta, soprattutto sotto il sole pieno.
Tuttavia mi piace essere coinvolta in qualcosa, fare parte di un team e aver conosciuto nuova gente.
Le ragazze sono state da subito carinissime con me, lo vedo che sono interessate a conoscermi e che non vogliono escludermi. Una era talmente eccitata di aver incontrato un'exchange student che si è quasi commossa ahaha.
Con i ragazzi non ho fatto ancora amicizia perché stiamo quasi sempre separati (credo perché loro fanno un altro tipo di allenamento). Ma quando corriamo e mi superano o ci riscontriamo tutti mi sorridono e mi dicono "good job" e mi incoraggiano anche se sto camminando. Cosa che in Italia non esiste.
Quindi anche se sono morta, ho le gambe a pezzi e non so come posso riuscire a muoverle per l'allenamento di oggi, non vincerò mai una gara e forse non arriverò nemmeno alla fine, sono felice di sentirmi parte del team di cross-country della mia scuola.
Se non fosse per lo sport però devo dire che non sarei per niente stanca. Parlare inglese mi viene naturale e non mi fondo il cervello a sentirlo parlare.
Già penso in inglese e sto cercando di imparare più parole possibili, sono sempre a chiedere: cos'è quello? Puoi farmi lo spelling?
Perciò credo che sia soggettiva la stanchezza per l'inglese di cui avevo sentito parlare. Non preoccupatevi per la lingua: è più facile del previsto!
Avrei miliardi di altre cose da dire ma voglio tenermele per fare altri post dedicati esclusivamente ad esse. Perciò concludo qui e mi butto giù dal letto a magnare.
SEE YALL SOON!!
Domande strane della settimana:
- Avete la lavastoviglie?
- Avete la Nutella?
- Vi depilate?
- È reale la mafia?
- Avete i giornali?
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