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Diario di un'exchange student

"ciò che si perde sarà sempre molto meno di ciò che si avrà guadagnato"

15 • ELTIS Test

By 16:35

Ieri mattina la sveglia era impostata per le 6.30 (giusto 20 minuti dopo il solito ahaha), mi sono preparata e alle 7.15, con i miei e il cane, ho lasciato il mio fantastico paesino alla volta di Milano.




Prima fermata: casa dei nonni, Siena. 
Ovviamente questo non era previsto, ma non sapendo dove lasciare il cane (il fratello invece l'abbiamo appioppato ai vicini), siamo dovuti andare prima dai nonni per lascarglielo.

Seconda fermata: Firenze.
Verso le 9 eravamo a Firenze, un'ora prima del dovuto. Mio babbo è perennemente, ossesionatamente, involontariamente SEMPRE in anticipo.
Così, dopo aver lasciato la macchina, ci siamo infilati in un bar della stazione, aspettando che arrivasse il nostro treno. 
Alle 10 in punto il Frecciarossa è arrivato.  
Ora, essendo io abituata ai treni che cadono a pezzi e che sembra siano trainati dalle lumache, che in genere prendo per andare a Siena o Arezzo, quello mi sembrava qualcosa di veramente figo!
Apparte il fatto che voi, stronzi, che state in una grande città e che ci siete abituati mi prenderete per il culo, ma io non avevo mai visto un treno con il wifi e la spina per caricare il cellulare (lo so, siamo nel 2014, ma dove sto io siamo di qualche annetto indietro per queste cose!). 

Ultima fermata: Milano.
Era da un po' che mi preparavo psicologicamente ad affrontare il viaggio di 4/5 ore di macchina che mi sarebbero aspettate, invece, con il treno, in un'oretta e mezzo agile agile siamo arrivati. 
Ho letto tutto il tempo "The fault in our stars" (Sì, sarebbe Colpa delle stelle in inglese) e siamo arrivati senza che me ne accorgessi.
Era anche da un po' che non tornavo in centro a Milano, anzi, stavolta direi un bel po', visto che non ci tornavo da quando avevo 2 anni e ci abitavo. 
Per prima cosa, volevamo andare a vedere il duomo e la galleria, quindi abbiamo preso la metro e abbiamo fatto tutti i nostri giri. 


Verso l'ora di pranzo ci siamo fermati in un ristorante. 
Sono rimasta subito shoccata, quando al tavolo accanto al mio c'era un signore, che tutti chiamavano "Dottore", che stava valutando con un altro se comprare o no un orologio di 55.000 euro. 
L'altro gli diceva che era un'occasione, perché il prossim anno il prezzo sarebbe salito a 60.000. 
Io ovviamente li fissavo sorpresa, ma un po' mi ci veniva anche da ridere. 
Boh magari queste scene voi potete vederle tutti i giorni, ma nel mio paese gli unici orologi su cui si discute sono quelli scontati dell'Outlet.

Il test iniziava alle 16, alle 15.10 noi eravamo già lì, perciò ci è toccato aspettare con pazienza l'arrivo di Giorgia. 
C'erano Rachele, Gloria e Francesca (una ragazza che è nel gruppo di whatsapp), gli altri non sapevo chi fossero. 
Quando Giorgia è arrivata ci ha portato in una stanza, e ci siamo seduti tutti attorno a un lungo tavolo. 
Ci siamo presentati, e ho scoperto che su quei 20 che eravamo, erano tutti di Milano o Bologna. Mi sentivo un po' un pesce fuor d'acqua diciamo ahaha.
Poi ci hanno consegnato i test. 

L'ELTIS test è diviso in due parti: la Listening di 24 domande e la Reading, di 26. 

- Listening: come prima cosa erano raccontate delle situazioni che ci potrebbero essere a scuola e dovevamo dire quale corrispondeva alle vignette che c'erano sul foglio. 
Poi in un'altra serie di ascolti parlavano di espressioni numeriche, e dovevamo scegliere quella che sentivamo. 
Le ultime domande erano invece su dei piccoli dialoghi. 
Questa parte mi è sembrata molto semplice, non preoccupatevi quindi, è tutto molto chiaro e comprensibile. 

- Reading: avevamo 40 minuti per completarla. I primi punti chiedevano di completare delle frasi con la parola più opportuna, erano giusto per testare il nostro vocabolario. Diciamo che tra tutto questa è quella che mi è rimasta un po' più difficile.
Poi c'erano tre brani da leggere con apposite domande. Anche questa parte era relativamente facile, abbiamo consegnato quasi tutti dopo tipo 20 minuti. 

Tra 15-20 giorni sapremo i risultati, poi vi dirò. Per adesso non mi resta che mandare l'application completata (mi manca solo da andare dal dottore) e aspettare la famiglia. 

Insomma, appena finito ho chiamato i miei, che, molto simpaticamente, erano andati da Eataly. Diciamo che a quel punto per trovarli mi sono quasi persa. Anzi, toglierei il quasi

Alla fine comunque li ho trovati e siamo tornati alla stazione. 
Visto che mancava un'ora e c'erano dei negozi, cosa fare se non un po' di bello e sano shopping? 
Ho trovato un golfino e un paio di pantaloni da Zara, ecco qua:


Sono arrivata a casa verso le 23, stanca morta. A parte il tempo è stata una bella giornata.
Adesso mi sento sempre più vicina a partire: mi mancano solo la famiglia e il Visto. Non appena ho qualche notizia ve lo comunico. 
Adesso mi preparo psicologicamente per il concerto di Cecco e Cipo di stasera, magari poi ve lo racconto!
Ciao ciao, alla prossima! 

- Ginevra





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