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Diario di un'exchange student

"ciò che si perde sarà sempre molto meno di ciò che si avrà guadagnato"

18 • Natale&Capodanno rossibianchieverdi.

By 23:48

Le vacanze di Natale iniziarono e Ginevra si diede alla nullafacenza più completa, tanto che nemmeno si degnò di aggiornare per farvi gli auguri.
Ma alla fine è per questo che si chiamano vacanze.
Quando si è in vacanza si rimanda sempre a domani ciò che si può fare oggi.
Quando si è in vacanza si passa dal letto al divano come una palline del pinball.
Quando si è in vacanza si è in vacanza: ma quanto è bello essere in vacanza?
Comunque sia mi sono degnata finalmente di alzarmi dal divano e sedermi davanti al computer per raccontarvi qualcosina. L'anno nuovo mi ha portato buoni propositi.
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Il mio Natale quest'anno è stato un po' diverso dal solito. Niente cenoni coi parenti, niente autista del pulmino vestito da Babbo Natale per portarci i regali, niente abbuffate di cibo a portarmi 10 chili in più.
Il 24 sera siamo andati a cena da amici. Ma il 24 io non mangio mai: non mi piace il pesce.
Così sono arrivata a casa di questi con la mia bella Pizza Ristorante ai funghi da mettere in forno e via.
Siamo tornati a casa presto, perché mia mamma si sentiva male.
Una volta a casa, magicamente, sotto l'albero erano apparsi i regali di babbo Natale .
Sono andata a letto con una premessa da parte di mio fratello: "Oh domani non vi svegliate alle 9 eh! Magari anche alle 6 che c'ho da aprire i regali!".
Alla faccia sua, il 25 mattina ho dormito fino alle 9. Mi ci voleva proprio, visto che di solito mi sveglio molto presto.
Appena sono scesa giù di sotto, mio fratello ha iniziato a correre e chiamare tutti: "I regali! I regali! Ora si aprono eh!". Sinceramente non capisco dove trovi tutta quest'energia di prima mattina.
Comunque sia alla fine ci siamo raccolti intorno all'albero e abbiamo iniziato a scartare i nostri pacchi.
Alle 13 avevamo prenotato in un ristorante nel mio paese per il pranzo insieme ai nonni, peccato però che mamma era malata e non è potuta venire con noi.
Ovviamente ciò che c'era nel Menù di Natale non mi piaceva, e mi è toccato ordinare altro.

Era tutto buonissimo, soprattutto il dolce.


Questo insolito ultimo Natale italiano non è stato uno di quelli tradizionali, con i grandi pranzi, i caminetti accesi e le famiglie raccolte attorno a grandi tavolate. E' (ancora non ho imparato a fare la 'e' maiuscola con l'accento. Ce la farò mai?) stato qualcosa di diverso, di più veloce. Ma non posso lamentarmi, chissà quanti altri Natali italiani avrò da trascorrere!
Intanto però avrò l'occasione di provare a viverlo anche come un'Americana; e non vedo l'ora!

In quanto ai regali ne ho ricevuti tanti, ne sono felice, perché avevo chiesto solo un paio di scarpe in realtà. Adesso non sto a scriverli, tanto a voi cosa importa? 
Però c'è una ragazza, che secondo me ha ricevuto il regalo più bello: la hostfamily
Eh già, hanno iniziato a dare i primi Placements!


Mi fa troppo strano vedere questa cartina degli Stati Uniti e pensare che prima o poi (sperando più prima che poi) ci sarò anch'io. Magari il mio nome sarà in alto (non troppo in alto a sinistra, grazie), o forse in basso. Alla fine quello che conta non è il posto in cui sarò segnata su questa cartina, ma la famiglia. Tutto quello che spero è avere una bella famiglia.
Adesso la mia Application è arrivata alla CIEE (il partner americano di Youabroad), che l'ha controllata e che quindi ha anche iniziato a girare tra le famiglie.
Chissà, forse il prossimo nome là sopra sarà il mio.

Chiudiamo questa parentesi, e apriamone un'altra: Roma.
Domenica 28 e Lunedì 29 sono andata a Roma con la mia famiglia e con degli amici. 
Non era molto che non ci tornavo, visto che l'ultima volta ci ero stata a novembre per i provini per Tu sì que vales o a Settembre per il colloquio con Youabroad.
Ma Roma è Roma: colpisce sempre.
Domenica l'ho dedicata tutta allo shopping.
Margherita, una delle mie migliori amiche, era lì in quei giorni con sua mamma, quindi è venuta con me. Inoltre avevo chiamato anche Flavia, una ragazza che abita lì vicino e che ho conosciuto quando sono andata in Inghilterra con l'EF.
Via del Corso, tre ragazze e tanti negozi. Non vi dico nient'altro!
Ma non pensate male, non ho comprato molto, anzi pochissimo: solo il vestito per Capodanno, una collana, una pelliccia, l'aggeggino per fare i selfie e degli occhiali da sole.



Lunedì invece sono stata tutto il giorno coi miei genitori. 
La mattina siamo stati in Vaticano, giusto per vedere piazza San Pietro, perché entrare nella chiesa era impossibile, a meno che non avessimo voluto perdere mezza mattina in fila.


Il pomeriggio invece siamo stati a Cinecittà e abbiamo fatto un giro sui set cinematografici. E' stato davvero ganzo (fico), anche se la guida continuava a elencare film che erano stati girati in quei posti e non ne conoscevo nemmeno mezzo ahaha.




Ma vogliamo parlare del freddo che c'è stato in questi giorni? E' addirittura nevicato, anzi diciamo "nevicato", a casa mia! 
A parte che, con tutti i giorni in cui poteva nevicare, è successo proprio ieri, l'ultimo dell'anno, quando io avevo da uscire e quindi non volevo assolutamente che nevicasse. Ma comunque appena ho visto quei bei soffici fiocchi bianchi (è un po' uno scioglilingua ahaha) mi sono esaltata troppo: ma allora l'inverno esiste anche da me!
Alla fine non ha attaccato: per fortuna, sennò il capodanno mi toccava farlo chiusa in casa!

"5...4...3...2...1...BUON 2015!!" 
Quest'anno a dire il vero è mancato anche questo. Anche il capodanno è stato un po' diverso: l'ho passato appiccicata alla porta di una discoteca in cui non ci volevano far entrare perché "c'era gente che ancora mangiava"
Quindi non vi potete immaginare l'incazzatura della gente che era lì fuori con me, che spingeva e gridava. 
Ma alla fine le 3 ore che ci siamo fatti lì fuori ad aspettare ne sono valse la pena: ci siamo divertiti un sacco, e questo 2015 è iniziato alla grande!
Come avrebbe potuto iniziare se non così? Il 2015 è il mio anno, l'anno degli Stati Uniti. Penso sarà l'anno più bello della mia vita, o poco ci manca.



Il 2014 è stato l'anno di Happy, l'anno dei Selfie, del twerk, di Flappy Bird e le bestemmie che volavano quando ci si giocava, dell'Ice bucket challenge e chi più ne ha più ne metta. 
Adesso si apre un nuovo capitolo, teniamoci tutti pronti a scrivere un nuovo libro. 
Chi lo sa, forse questo sarà il mio Best Seller.




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