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Diario di un'exchange student

"ciò che si perde sarà sempre molto meno di ciò che si avrà guadagnato"

33 • Orientation

By 23:16

Era da tanto che aspettavo il 30 maggio, il giorno dell'orientamento: un passo in avanti verso la partenza, una nuova casella spuntata nella lista delle cose da fare.

Adesso manca solo il Visto, vi rendete conto? Io no. Se penso che tra due mesi non potrò più essere in camera mia, seduta sul letto a scrivere al computer e lanciare ogni tanto occhiate alla tv, come sto facendo in questo momento, mi sembra tutto strano, tanto strano. 
Proiettata oltreoceano in quella camera verde che condividerò con la mia hostsister, magari tra due mesi starò sempre aggiornando il blog, ma saprò finalmente raccontarvi qualcosa in più. 
Tra un paio di mesi già avrò un'idea di cosa mi aspetterà per altri dieci: un assaggio di America.

Oggi all'orientamento ci hanno ripetuto più volte che sarà difficile, che il nostro umore sballotterà da un polo all'altro, che sicuramente qualche difficoltà nell'adattarci la avremo. 
Se ci penso in questo momento, tutto quello che riesco ad immaginarmi sono io, colpita dal sole del Texas, a parlare e scherzare con la mia hostfamily mentre indosso un bel cappello da cowboy e mi mangio un'enorme bistecca texana. Penso che sono forte, che mi so adattare, che sono sempre entusiasta di nuove esperienze, che il mio bicchiere è sempre mezzo pieno.

Perchè allora quelli di Youabroad sono così sicuri che anch'io avrò dei momenti no?
Perchè non mi conosco, noi tutti non ci conosciamo. Ed è a questo che serve un'esperienza come quella che sto intraprendendo: conoscersi. 

Oltre a questo, oggi ci sono state ribadite le regole, ci sono state raccontate storie di exchange students passati e ci sono stati dati tanti, tanti consigli per vivere al meglio la nostra esperienza.
I consigli sono stati dati anche ai nostri genitori, tra cui il migliore secondo me (secondo tutti immagino ahaha) è quello di non chiamare e non stressare i propri figli o faranno venire loro nostalgia di casa. 
Per farvi capire: "no news, good news". 
Sarà proprio quando smetteremo di voler parlare con i nostri genitori che ci saremo integrati, che ci sentiremo un po' più americani e un po' meno fuori posto. E' proprio così che la nostra esperienza sarà andata a buon fine. 
Lo so, può sembrare un paradosso ma è normale.

Oggi ho conosciuto anche altre persone che faranno la mia stessa esperienza, con cui sarò sicura di poter parlare e di essere capita. E' bello sapere di non essere l'unica pazza, e che, anzi, siamo davvero in tanti. E' bello sentire i pensieri degli altri e i luoghi più o meno fortunati in cui sono capitati. 


All'arrivo alla John Cabot university ci è stato dato uno zainetto con dentro molte cose utili per la nostra partenza, come lo Student Handbook. 
Domani registrerò un video per spiegare meglio tutto quanto, quindi tra qualche giorno lo trovate sul canale di Youtube. Voglio fare questi video perché siano utili agli exchange futuri e ché possano essere informati al massimo ancora prima di iscriversi al programma. 
E poi, finalmente ho cose interessanti da raccontare e posso far resuscitare il mio povero canale!

Se avete qualsiasi domanda o se c'è qualcosa che non vi è chiaro io sono qui: mi fa piacere aiutarvi.
So...stay tuned!!

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